La conclusione della Critica della ragion pratica è
una delle pagine piú celebri di Kant.
I. Kant, Critica della ragion
pratica, Conclusione
Due cose riempiono l’animo di
ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto piú spesso e piú a
lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la
legge morale in me. Queste due cose io non ho bisogno di cercarle e
semplicemente supporle come se fossero avvolte nell’oscurità, o fossero nel
trascendente fuori del mio orizzonte; io le vedo davanti a me e le connetto
immediatamente con la coscienza della mia esistenza. La prima comincia dal
posto che io occupo nel mondo sensibile esterno, ed estende la connessione in
cui mi trovo a una grandezza interminabile, con mondi e mondi, e sistemi di
sistemi; e poi ancora ai tempi illimitati del loro movimento periodico, del
loro principio e della loro durata. La seconda comincia dal mio io
indivisibile, dalla mia personalità, e mi rappresenta in un mondo che ha la vera
infinitezza, ma che solo l’intelletto può penetrare, e con cui (ma perciò anche
in pari tempo con tutti quei mondi visibili) io mi riconosco in una connessione
non, come là, semplicemente accidentale, ma universale e necessaria. Il primo
spettacolo di una quantità innumerevole di mondi annulla affatto la mia
importanza di creatura animale che deve restituire al pianeta (un
semplice punto nell’Universo) la materia della quale si formò, dopo essere
stata provvista per breve tempo (e non si sa come) della forza vitale. Il
secondo, invece, eleva infinitamente il mio valore, come [valore] di una intelligenza,
mediante la mia personalità in cui la legge morale mi manifesta una vita
indipendente dall’animalità e anche dall’intero mondo sensibile, almeno per
quanto si può riferire dalla determinazione conforme ai fini della mia
esistenza mediante questa legge: la quale determinazione non è ristretta alle
condizioni e ai limiti di questa vita, ma si estende all’infinito.
(I. Kant, Critica della ragion
pratica, Laterza, Bari, 1974, pagg. 197-198)