Keynes, Sulla società

In questa lettura Keynes espone le sue idee sul capitalismo e sulla società e propone un “socialismo liberale”.

 

J. M. Keynes, Democracy and Efficiency, [Democrazia ed efficienza, 1939], in Collected Writings, vol. XXI, London 1972, pag. 500, trad. M. Sebastiani

 

“Per conto mio ritengo che il capitalismo, sapientemente diretto, possa probabilmente diventare il sistema piú efficiente fra tutti quelli oggi in vista per il conseguimento di fini economici, ma che intrinsecamente, e per molti versi, sia estremamente criticabile. Il nostro problema consiste nell’elaborare l’organizzazione sociale piú efficiente possibile senza offendere il nostro concetto di una vita soddisfacente”.

“L’evoluzione naturale dovrebbe essere indirizzata al raggiungimento di un decente livello di consumo per ciascuno: e quando questo è abbastanza elevato, alla occupazione delle nostre energie nei campi della nostra vita non attinenti alla sfera economica. Cosí abbiamo bisogno di ricostruire lentamente il nostro sistema sociale tenendo ben in mente tali finalità”.

“La domanda che si pone è se siamo preparati a uscire dallo stato del laissez-faire del XIX secolo per entrare in un’epoca di socialismo liberale, per il quale io intendo un sistema in cui possiamo agire come comunità organizzata verso propositi comuni, per promuovere la giustizia sociale ed economica, pur rispettando e proteggendo l’individuo nella sua libertà di scelta, nella sua fede, nella sua mentalità, nelle sue espressioni, nel suo spirito di iniziativa, e nella sua proprietà”.

 

Novecento filosofico e scientifico, a cura di A. Negri, Marzorati, Milano, 1991, vol. IV, pagg. 41-42