FOTO DI MARCUSE
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                                                        L'immaginazione al potere!

Al di sotto della base popolare conservatrice vi è il sostrato dei reietti e degli stranieri, degli sfruttati e dei perseguitati di altre razze e di altri colori, dei disoccupati e degli inabili. Essi permangono al di fuori del processo democratico [...] perciò la loro opposizione è rivoluzionaria anche se non lo è la loro coscienza. La loro opposizione colpisce il sistema dal di fuori e quindi non è sviata dal sistema; è una forza elementare che viola le regole del gioco, e così facendo mostra che è un gioco truccato. Quando si riuniscono e scendono nelle strade, senza armi, senza protezione, per richiedere i più elementari diritti civili, essi sanno di affrontare cani, pietre, e bombe, galera, campi di concentramento, persino la morte [...]. Il fatto che essi comincino a rifiutare di prendere parte al gioco può essere il fatto che segna l'inizio della fine di un periodo. (Marcuse, "L'uomo a una dimensione")



 

 



















































































Il mondo di un'opera d'arte è "irreale" nel senso comune della parola. E' una realtà fittizia. Ma è "irreale" non perché sia meno, ma perché è più reale oltre che qualitativamente "altro" rispetto alla realtà stabilita. Come mondo fittizio, come illusione esso contiene più verità di quanta ne contenga la realtà quotidiana. Perché quest'ultima è mistificata nelle sue istituzioni e nelle sue relazioni, che rendono la necessità una scelta e l'alienazione un'autorealizzazione. Solo nel "mondo illusorio" le cose appaiono come ciò che sono e ciò che possono essere. In virtù di questa verità […] il mondo è invertito: è la realtà data, il mondo ordinario che ora appare come una realtà bugiarda, falsa, ingannevole. (Marcuse, "L'uomo a una dimensione")





La filosofia e i suoi eroi