Archimede, Il galleggiamento

Insieme a quella della leva, la “legge del galleggiamento è fra le piú note intuizioni e dimostrazioni di Archimede.

 

Archimede, Galleggianti, libro I, proposizione 5

 

1      Delle grandezze solide quella che è piú leggera del liquido, abbandonata nel liquido, si immerge in modo che un tale volume del liquido quale è quello della parte immersa abbia lo stesso peso dell’intera grandezza solida.

2      Si seguano le stesse costruzioni di prima, e il liquido sia immobile; sia poi la grandezza EFGH piú leggera del liquido. Poiché dunque il liquido è immobile, saranno similmente premute le sue parti ugualmente disposte; similmente dunque sarà premuto il liquido sulle superficie [relative] agli archi OP e QP, cosicché è uguale il peso da cui son premute. Ora il peso del liquido [contenuto] nella prima piramide, eccetto il solido BGHC, è uguale al peso [del liquido contenuto] nella seconda piramide, eccetto il liquido [contenuto] in RSTU. È dunque chiaro che il peso della grandezza EFHG è uguale al peso del liquido [contenuto] in RSTU. È dunque manifesto che un tale volume del liquido quale è la parte immersa della grandezza solida ha peso uguale a quello della intera grandezza solida.

 

(Archimede, Opere, UTET, Torino, 1974, pagg. 530-531)

 

Le “stesse costruzioni di prima”– di cui Archimede parla al par. 2 – sono le seguenti: si immagini un piano che si estenda dal centro della Terra indicato con il punto K al liquido LNQO e alle grandezze solide immerse nel liquido e rappresentate da EFHG e RUTS, e si tagli con questo piano la superficie del liquido secondo l’arco LMN. Si immagini quindi una “piramide” avente il vertice in K e si taglino i suoi piani con il piano su cui giace l’arco LMN secondo le linee KL, KN. Si tracci pure la superficie di un’altra sfera, entro il liquido, attorno al centro K, e si tagli detta superficie secondo la circonferenza OPQ. Le due parti LKM e MKN contengono la stessa quantità del medesimo liquido.

A questo punto si isoli con il pensiero, nella parte KMN, una parte di liquido, RUTS, uguale e simile alla parte immersa BCHG del solido. Sulla superficie relativa agli archi OP, PQ il liquido dovrà essere ugualmente premuto, poiché è supposto immobile. Si ha quindi:

pressione sull’arco OP = peso del liquido in LMK – peso del liquido in BCHG + peso del solido EFHG;

pressione sull’arco PQ = peso del liquido in KNM – peso del liquido RUTS + peso del liquido RUTS.

L’esperimento è esclusivamente mentale.