Aristotele, I rapporti gerarchici sono naturali (politica)

La prima cellula della società è la famiglia patriarcale, in cui si stabiliscono rapporti gerarchici. Aristotele affronta poi l’annoso problema del rapporto tra phýsis e nómos, che era stato posto al centro del dibattito filosofico dai sofisti e che appare attuale anche ai giorni nostri. Egli accenna infine alla crematistica, cioè all’amministrazione dei beni, delle proprietà (chrémata).

 

Politica, 1253b 1-23

 

         [1253b] Poiché è chiaro di quali parti risulta lo stato, è necessario in primo luogo parlare dell’amministrazione familiare: infatti ogni stato è composto di famiglie. Elementi dell’amministrazione familiare sono quelli da cui, a sua volta, risulta la famiglia e la famiglia perfetta si compone di schiavi e di liberi. Siccome ogni cosa dev’essere studiata prima di tutto nei suoi elementi piú semplici e gli elementi primi e piú semplici della famiglia sono padrone e servo, marito e moglie, padre e figli, intorno a questi tre rapporti si ha da ricercare quali devono essere la natura e le qualità di ciascuno: si tratta del rapporto padronale, matrimoniale (manca un termine preciso per indicare la relazione tra uomo e donna) e, in terzo luogo, quello risultante dalla procreazione di figli (perché anche questo non è denominato con denominazione propria). Siano, dunque, questi <i> tre rapporti di cui abbiamo parlato. C’è poi un elemento che per taluni costituisce l’amministrazione domestica, per altri l’elemento piú importante di essa: e come stanno le cose conviene esaminare – alludo alla cosiddetta crematistica. Parliamo, dunque, in primo luogo, del padrone e del servo per vedere ciò che concerne i bisogni necessari e, inoltre, se riusciamo a fissare, nei loro riguardi, qualche elemento piú fondato di quelli adesso accettati. A taluni pare che il governo del padrone sia una scienza determinata e che l’amministrazione della casa, il governo del padrone dell’uomo di stato e del re siano la stessa cosa, come abbiamo detto all’inizio: per altri l’autorità padronale è contro natura (giacché la condizione di schiavo e di libero esistono per legge, mentre per natura non esiste tra loro differenza alcuna): per ciò non è affatto giusta, in quanto fondata sulla violenza.

 

(Aristotele, Opere, Laterza, Bari, 1973, vol. IX, pag. 8)