ABBAGNANO, SULL'ESISTENZA
La superiorità dell'impostazione che io presento consiste nel fatto che solo in essa il problema dell'essere trova il suo fondamento come problema. Nelle altre due posizioni del problema è l'annullamento del problema. L'esistenza si costituirebbe come rapporto con l'essere solo per realizzare l'impossibilità del rapporto. Di fatti nel primo caso, essa metterebbe capo all'impossibilità di distaccarsi dal nulla, nel secondo caso metterebbe capo all'impossibilità di riattaccarsi all'essere. in entrambi i casi si realizzerebbe con la distruzione di se medesima. Ricollocata nella sua vera base di possibilità del rapporto con l'essere, l'esistenza trova in se stessa il suo significato positivo ed autosufficiente. Essa non si nega realizzandosi ma si afferma proprio in quello che è, cioè nella sua essenza o natura di rapporto.
(N. Abbagnano, Introduzione all'esistenzialismo)