In
questo passo delle Confessioni, Agostino afferma che il male non
è una sostanza partendo dal presupposto che ogni sostanza sia un bene.
Dio, il sommo bene, non ha creato intenzionalmente sostanze maligne, come
citato chiaramente nella Genesi.
[...] Per conseguenza, tutte le cose che sono, sono buone; e quanto al male di cui io cercavo donde provenisse, non è una sostanza, perché se fosse sostanza sarebbe un bene. Infatti o sarebbe una sostanza incorruttibile, come a dire un grande bene, o sarebbe una sostanza corruttibile, la quale, se non fosse buona, non potrebbe essere corruttibile. Pertanto dovetti riconoscere e mi apparve evidente che tu hai fatto buone tutte le cose e che non vi sono sostanze che tu non abbia creato. Ma poiché tu non hai fatto tutte le cose uguali, pertanto tutte le cose esistono in quanto una per una sono buone e tutte nel loro insieme sono sommamente buone, poiché il Dio nostro "tutte le cose fece sommamente buone" (Gen. I, 31).
(Agostino, Le confessioni VII, 12, Bologna, Zanichelli,1968, p.403)