Non
escluderei del tutto le alterazioni, ma anche se dovessi mutare, muterei per
preservare, grave dovrebbe esser l'oppressione per spingermi al mutamento. E
nell'innovare, seguirei l'esempio dei nostri avi, farei la riparazione
attenendomi il più possibile allo stile dell'edificio. La prudenza politica,
un'attenta circospezione, una timidezza di fondo morale più che dovuta a
necessità, furono tra i primi principi normativi dei nostri antenati nella loro
condotta più risoluta". [...]Anche la rivoluzione (l'anarchia) può essere
necessaria, ma deve risultare da un ordine necessario, non mai da una autonoma
scelta.
(Edmund Burke, Riflessioni sulla Rivoluzione francese, in Scritti politici, a cura di A. Martelloni, UTET, Torino, 1963, p. 269 e 442)