Per Carlo
Cattaneo il vertice della mente è il pensiero scientifico, e quindi la
filosofia deve indagare soprattutto questo campo in cui la qualità del lavoro
della mente viene continuamente confortata e confermata dalle scoperte
scientifiche. E la scienza moderna ha portato anche precise risposte agli
antichi quesiti della filosofia.
C. Cattaneo, Invito alli amatori della
filosofia
La filosofia è lo studio del pensiero; sommo sforzo del pensiero è la scienza. Vuolsi dunque osservare il pensiero soprattutto nelle scienze, e con piú intenso scrutinio in quelle che provano la rettitudine e l’efficacia dei loro procedimenti con la sicurezza appunto e con l’assiduità delle scoperte. Si possono attingere egregi esempi d’analisi nella chimica e nell’economia, di sintesi nella geologia, di classificazione nella botanica e nella zoologia, di deduzione nella geometria, d’induzione nella fisica, d’analogia nella medicina, d’applicazione nella meccanica e nell’agricoltura, d’osservazione e quasi di sensazione ridutta ad arte nella meteorologia [...].
E le nuove scienze non apportano soltanto gli argomenti di nuovi studi; ma spesso apportano la soluzione dei quesiti antichi della filosofia, quando ella co’ suoi propri metodi indarno vi si prova. Indarno vi si prova ella, quando cogli Scozzesi e cogli Eclettici si circoscrive à observer religieusement, à la clarté de cette lumière qu’on appelle la conscience, Tous les faits et Toutes les situations de l’âme [“per osservare religiosamente, alla luce di questo lume che è chiamato la coscienza, tutti i fatti e tutte le situazioni dell’anima”]. Tutti i fatti dell’anima? Man ben molti sono i fatti, e ben evidenti e solenni, nei quali il pensiero si palesa coll’opera esteriore, senza potersi annunciare alla coscienza.
P. Brondi, Il problema del linguaggio nel
pensiero contemporaneo, G. D’Anna, Messina-Firenze, 1979, pag. 130