Auguste
Comte ritiene che i fenomeni sociali siano gli unici a rimanere ancora lontani
dallo stadio positivo. Questa lacuna deve essere colmata e lo sarà con la
fondazione della fisica sociale.
A. Comte, Corso di filosofia positiva
Tutto si riduce dunque ad una semplice questione di fatto: la filosofia positiva, che, negli ultimi due secoli, è andata estendendosi in modo cosí vasto, abbraccia oggi tutti gli ordini di fenomeni? È evidente che non è cosí e che per conseguenza rimane ancora da eseguire una grande operazione scientifica, per dare alla filosofia positiva il carattere di universalità indispensabile alla sua definitiva ricostruzione. In effetti, nelle quattro categorie principali di fenomeni – astronomici, fisici, chimici, psicologici – si rileva una lacuna essenziale relativa ai fenomeni sociali, i quali, anche se compresi implicitamente nei fenomeni psicologici, sia per la loro importanza, sia per la difficoltà propria di questi studi, debbono formare una categoria distinta. Quest’ultimo ordine di considerazioni, che si rapporta a fenomeni piú particolari, piú complicati, piú dipendenti gli uni dagli altri, si è perfezionato piú lentamente di tutti gli altri per questo solo motivo. Comunque è evidente che esso non è ancora entrato nel dominio della filosofia positiva [ ... ]. Ecco dunque la grande, ma evidentemente la sola lacuna che si tratta di colmare per costruire completamente la filosofia positiva. Tosto che lo spirito umano ha fondato la fisica celeste, la fisica terrestre sia meccanica che chimica, la fisica organica, sia vegetale che animale, gli resta da completare il sistema delle scienze dell’osservazione fondando la fisica sociale. Tale è oggi il piú grande ed il piú pressante bisogno della nostra intelligenza: tale è, oso dire, il fine fondamentale di questo corso, il suo fine specifico.
F. Tonon, Auguste Comte e il problema
storico-politico nel pensiero contemporaneo, G. D’Anna, Messina-Firenze,
1975, pag. 134