Secondo
Auguste Comte la fisica sociale, o sociologia, ha il compito di scoprire le
“relazioni generali che collegano fra loro tutti i fatti sociali”. Come ogni
altra scienza, essa deve essere in grado di portare “all’esatta previsione
sistematica degli avvenimenti”.
A. Comte, Corso di filosofia positiva
Perciò la fisica sociale considera ogni fenomeno dal duplice punto di vista elementare della sua armonia con i fenomeni coesistenti e del suo collegamento con lo stato anteriore e lo stato posteriore dello sviluppo umano; all’uno e all’altro titolo essa si sforza di scoprire per quanto possibile le vere relazioni generali che collegano fra loro tutti i fatti sociali; ciascuno di essi le sembra spiegato, nell’accezione veramente scientifica del termine, quando ha potuto essere convenientemente collegato sia all’insieme della situazione corrispondente, sia all’insieme del movimento precedente, mettendo sempre con cura da parte ogni vana e inaccessibile ricerca della natura intima e del modo essenziale di produzione dei fenomeni di qualsiasi natura. Sviluppando al piú alto grado il sentimento sociale, questa scienza nuova, secondo la celebre formula di Pascal da allora pienamente realizzata, rappresenta necessariamente in maniera diretta e continua la massa della specie umana – sia attuale sia passata sia anche futura – costituire sotto tutti gli aspetti e sempre di piú, o nell’ordine dello spazio o nell’ordine del tempo, un’immensa ed eterna unità sociale, i cui diversi organi individuali o nazionali, continuamente uniti da un’intima e universale connessione, concorrono inevitabilmente, ciascuno secondo un modo e un grado determinati, all’evoluzione fondamentale dell’umanità, concezione veramente capitale e affatto moderna, che deve divenire ulteriormente la principale base razionale della morale positiva. Conducendo infine, come ogni altra scienza reale, con la precisione che l’eccessiva complicazione propria dei suoi fenomeni comporta, all’esatta previsione sistematica degli avvenimenti che devono provenire sia da una situazione data, sia da un insieme dato di antecedenti, la scienza politica fornisce anche direttamente all’arte politica non solamente l’indispensabile preliminare determinazione delle diverse tendenze spontanee che deve assecondare, ma anche l’indicazione generale dei principali mezzi che essa può applicarvi in maniera da evitare quanto possibile ogni azione nulla o effimera, e quindi dannosa, in una parola ogni vizioso dispendio di forze di qualsiasi tipo.
F. Tonon, Auguste Comte e il problema
storico-politico nel pensiero contemporaneo, G. D’Anna, Messina-Firenze,
1975, pagg. 194-195