W. Dilthey (1833-1911) è stato un importante sostenitore della specificità delle “scienze dello spirito” in contrapposizione alle “scienze della natura” e uno dei massimi rappresentanti dello storicismo contemporaneo. In questa lettura vengono da lui indicati i compiti delle “scienze dello spirito”. [la parola erleben, molto utilizzata dalla filosofia tedesca d’inizio secolo, significa fare esperienza di qualcosa]
W. Dilthey, Der Aufbau der geschichtlichen
Welt in den Geisteswissenschaften in Gesammelten Schriften, VII,
Teubner, Leipzig und Berlin; trad. it., La costruzione del mondo storico
nelle scienze dello spirito, in Critica della ragione storica (a
cura di P. Rossi), Einaudi, Torino, 1982, pagg. 157-158
Nelle scienze dello spirito si compie la costruzione del mondo storico. Con tale espressione indico la connessione ideale in cui, estendendosi sulla base dell’Erleben e dell’intendere in una successione di operazioni, ha la sua esistenza il sapere oggettivo sul mondo storico.
Qual è ora la connessione in cui una teoria di questa specie è legata alle scienze che le sono prossime? In primo luogo questa costruzione ideale del mondo spirituale e la conoscenza del corso storico, in cui il mondo spirituale si è gradualmente sviluppato, si condizionano reciprocamente. Esse sono tra loro separate, ma hanno il loro oggetto comune nel mondo spirituale: su ciò è fondata la loro interna relazione. Il corso in cui si è sviluppato il sapere relativo a questo mondo, costituisce una guida per intendere la sua costruzione ideale, e questa rende possibile una piú profonda comprensione della storia delle scienze dello spirito.
Novecento filosofico e scientifico, a cura di A. Negri, Marzorati, Milano, 1991,
vol. I, pag. 315