Engels afferma che, al
contrario del materialismo settecentesco e dell’idealismo, il nuovo
materialismo considera la natura non come qualcosa di immobile, ma nella sua
storicità, nella sua dimensione dialettica.
F. Engels, Antidühring
La convinzione della completa assurdità dell’idealismo tedesco quale era esistito sino allora condusse necessariamente al materialismo, ma, si noti bene, non al materialismo puramente metafisico, esclusivamente meccanicistico, del secolo XVIII. Anziché rigettare semplicemente, in modo ingenuamente rivoluzionario, tutta la storia precedente, il materialismo moderno vede nella storia il processo di sviluppo dell’umanità ed è suo compito scoprirne le leggi di movimento. In contrasto con la rappresentazione dominante tanto nei francesi del secolo XVIII che in Hegel, secondo la quale la natura è un tutto che si muove in orbite ristrette e che rimane sempre uguale a se stessa, con i suoi eterni corpi celesti, come aveva insegnato Newton, e con le sue specie immutabili di esseri organici, come aveva insegnato Linneo, il materialismo moderno riassume i moderni progressi delle scienze naturali, secondo cui la natura ha anch’essa la sua storia svolgentesi nel tempo, i corpi celesti nascono e muoiono, cosí come le specie degli organismi dalle quali vengono abitati se si determinano circostanze favorevoli, e le orbite, nella misura in cui sono in generale ammissibili, assumono delle dimensioni infinitamente piú grandiose. In entrambi i casi il materialismo moderno è essenzialmente dialettico e non ha piú bisogno di una filosofia che stia al di sopra delle altre scienze. Dal momento in cui si esige da ciascuna scienza particolare che essa si renda conto della sua posizione nel nesso complessivo delle cose e della conoscenza delle cose, ogni scienza particolare che abbia per oggetto il nesso complessivo diventa superflua. Ciò che quindi resta ancora in piedi, autonomamente, di tutta quanta la filosofia che si è avuta sino ad ora è la dottrina del pensiero e delle sue leggi, cioè la logica formale e la dialettica. Tutto il resto si risolve nella scienza positiva della natura e della storia.
K. Marx- F. Engels, Opere scelte, Editori Riuniti, Roma, 19692, pagg. 998-999