Engels, L’amore nella classe proletaria

Per Engels caratteristica di questo tipo di rapporto è la mancanza di “ogni proprietà”, da cui consegue l’abolizione della monogamia, dato il loro stretto legame (la monogamia garantisce la continuazione della proprietà attraverso la prole). Con l’eliminazione della proprietà privata finirà anche il dominio del maschio, l’eterismo maschile e l’adulterio femminile.

 

F. Engels, L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato

 

Vera regola nei rapporti con la donna diventa l’amore sessuale e può diventarlo solo tra le classi oppresse, dunque al giorno d’oggi nel proletariato: sia o non sia questo un rapporto sanzionato ufficialmente. Ma qui sono messe in disparte tutte le basi della monogamia classica. Qui manca ogni proprietà, per la cui conservazione e trasmissione ereditaria furono appunto create la monogamia e la dominazione dell’uomo; qui manca dunque anche ogni incitamento a far valere la dominazione dell’uomo. E per di piú mancano anche i mezzi; il diritto civile, che difende questa dominazione, esiste solo per i possidenti e per i loro rapporti con i proletari: esso costa denaro, e perciò non ha alcun valore per la posizione dell’operaio rispetto alla moglie, a causa della sua povertà. In questo caso, rapporti sociali e personali assolutamente diversi hanno un peso decisivo. E da quando la grande industria ha trasferito la donna dalla casa sul mercato di lavoro e nella fabbrica, e abbastanza spesso ne fa il sostegno della famiglia, nella casa proletaria è venuta a cadere completamente ogni base all’ultimo residuo della dominazione dell’uomo; tranne forse un elemento di quella brutalità verso le donne radicatasi dal tempo dell’introduzione della monogamia. Cosí la famiglia proletaria non è piú monogamica nel senso stretto della parola, anche dato il piú appassionato amore e la fedeltà piú salda tra i due coniugi, e malgrado ogni eventuale consacrazione religiosa e laica. Perciò, anche gli inseparabili compagni della monogamia, eterismo e adulterio, rappresentano qui una parte del tutto insignificante. La donna ha riacquistato realmente il diritto al divorzio, e quando i coniugi non riescono a sopportarsi, ognuno se ne va per conto suo senza difficoltà. In breve, il matrimonio proletario è monogamico nel senso etimologico della parola, ma non lo è affatto nel suo significato storico.

 

F. Engels, L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato, Editori Riuniti, Roma, 1963, pag. 99