Euclide, Il teorema di Pitagora

La dimostrazione del cosiddetto “teorema di Pitagora” costituisce la proposizione 47 del primo libro degli Elementi di Euclide. L’attribuzione del teorema proprio a Pitagora era dubbia anche nell’antichità. In ogni caso, la conoscenza intuitiva e sperimentale del teorema si trova certamente nelle matematiche orientali preelleniche. Originale, invece, è sicuramente la dimostrazione di Euclide, basata sulla teoria dell’equivalenza.

 

Euclide, Elementi, I, 47

 

1      Nei triangoli rettangoli il quadrato dell’angolo opposto all’angolo retto è uguale alla somma dei quadrati dei lati che comprendono l’angolo retto.

2      Sia ABC un triangolo rettangolo avente l’angolo BAC retto; dico che il quadrato di BC è uguale alla somma dei quadrati di BA, AC.

3      Infatti, si descrivano il quadrato BDEC su BC, e su BA, AC i quadrati GB, HC; per A si conduca AL parallela all’una o all’altra indifferentemente delle rette BD, CE, e si traccino le congiungenti AD, FC. Ora, poiché ciascuno dei due angoli BAC, BAG è retto, le due rette AC, AG, che giacciono da parti opposte rispetto alla retta BA, formano, con essa e con i vertici nel punto A, angoli adiacenti la cui somma è uguale a due retti; quindi CA è in linea retta con AG. Per la stessa ragione pure BA è in linea retta con AH. E poiché l’angolo DBC è uguale all’angolo FBA – difatti ciascuno dei due è retto –, si aggiunga in comune ad essi l’angolo ABC; tutto quanto l’angolo DBA è quindi uguale a tutto l’angolo FBC. Ora, poiché DB è uguale a BC e FB a BA, i due lati DB, BA sono uguali rispettivamente ai due lati BC, FB; e l’angolo DBA è uguale all’angolo FBC, per cui la base AD è uguale alla base FC, e il triangolo ABD è uguale al triangolo FBC. Ma il parallelogrammo BL è il doppio del triangolo ABD – essi hanno infatti la stessa base BD e sono compresi fra le stesse parallele BD, AL –, mentre il quadrato GB è il doppio del triangolo FBG: difatti essi hanno, di nuovo, la stessa base FB e sono compresi fra le stesse rette parallele FB, GC; [ma doppi di cose uguali sono uguali fra loro]; è quindi uguale anche il parallelogrammo BL al quadrato GB. Similmente, tracciate le congiungenti AE, BK si potrà constatare, si potrà dimostrare che il parallelogrammo CL è uguale al quadrato HC; tutto quanto il quadrato BDEC è perciò uguale alla somma dei due quadrati GB, HC. E il quadrato BDEC è descritto su BC, mentre i quadrati GB, HC sono descritti su BA, AC. Quindi il quadrato del lato BC è uguale alla somma dei quadrati dei lati BA, AC.

4      Dunque, nei triangoli rettangoli il quadrato dell’angolo opposto all’angolo retto è uguale alla somma dei quadrati dei lati che comprendono l’angolo retto – C.D.D.

 

(Euclide, Gli elementi, UTET, Torino, 1970, pagg. 146-149)