L'ipotesi evolutiva è ragionevolmente semplice: la coscienza è nata a un certo punto dell'evoluzione delle specie, come caratteristica del fenotipo. Prima di allora essa non esisteva. Questa ipotesi implica che l'acquisizione della coscienza abbia conferito in maniera diretta un certo grado di adattamento evolutivo agli individui, oppure abbia fornito la base per lo sviluppo di altre caratteristiche che miglioravano l'adattamento. L'ipotesi evolutiva implica che la coscienza sia efficace, che non sia un epifenomeno.
(Gerald Edelman, Sulla materia della mente, Adelphi, Milano, 1993, pag. 177)