Feuerbach, Il fondamento della realtà è la sensibilità

La realtà e la verità hanno il loro fondamento nel sensibile e nell’amore. La nuova filosofia coglie questa identità fra ragione e sensibilità, fra ragione e cuore.

 

L. Feuerbach, Princípi della filosofia dell’avvenire, § 32-35

 

32. Il reale, nella sua realtà o come reale, è il reale come oggetto del senso, è il sensibile. Verità, realtà, sensibilità sono identiche. Solo un essere sensibile è un essere vero, un essere reale. Solo attraverso i sensi un oggetto vien dato in senso vero – non attraverso il pensare per se stesso. Un oggetto dato col pensare o ad esso identico è solo un pensiero.

33. La nuova filosofia tratta e prende in considerazione l’essere com’è per noi, non solo, cioè, come un’essenza pensante, bensí anche come un’essenza realmente esistente – l’essere, quindi, come oggetto dell’essere – come oggetto di se stesso.

34. La nuova filosofia si fonda sulla verità dell’amore, sulla verità della sensazione. Nell’amore, nella sensazione in generale, ammette, ogni uomo, la verità della nuova filosofia. La nuova filosofia, in relazione alla sua stessa base, non è altro che l’essenza della sensazione portata alla coscienza – essa afferma, solo nella e con la ragione – ciò che ogni uomo – l’uomo reale – riconosce nel cuore. È il cuore riportato all’intelletto. Il cuore non vuole oggetti astratti, essenze metafisiche o teologiche; vuole oggetti ed esseri reali, sensibili.

35. Mentre la vecchia filosofia diceva: ciò che non è pensato non esiste, la nuova filosofia dice: ciò che non è amato, non può essere amato, non esiste.

 

Grande Antologia Filosofica, Marzorati, Milano, 1971, vol. XVIII, pagg. 963-964