Giustino, Filosofia cristiana e filosofie pagane

Una delle principali opere in difesa del cristianesimo è l’Apologia Prima di Giustino, indirizzata all’imperatore Antonino Pio e ai suoi figli (a cui seguí una Apologia Seconda, indirizzata al Senato di Roma). L’Apologia Prima, databile intorno alla metà del secondo secolo dell’era cristiana, esprime la fede di un uomo che è arrivato al cristianesimo attraverso la filosofia.

Giustino – in queste poche righe che proponiamo – mostra il suo entusiasmo per la filosofia, che sente in perfetta sintonia con la fede cristiana. Nello stesso tempo si stupisce per il fatto che esistano tante scuole filosofiche diverse fra loro, dato che la sapienza è una sola.

 

Dialogo con Trifone, II, 1-2

 

         La filosofia è in realtà un bene sommo e quanto mai prezioso al cospetto di Dio, solo essa ci porta e ci unisce a Dio; e coloro che dedicano la loro attività alla filosofia sono veramente santi. Ma la maggior parte degli uomini ignora che cosa sia la filosofia e per quale fine sia stata concessa l’attività speculativa agli uomini; infatti se supponessero ciò, non potrebbero sussistere né Platonici, né Stoici, né Socratici, né Pitagorici, essendo la filosofia una sola.

 

(Grande Antologia Filosofica, Marzorati, Milano, 1966, vol. III, pag. 119)