Goldmann, La storia come superamento dell’individualismo

Secondo Goldmann la storia ci aiuta a conoscerci come uomini e a superare la dimensione individualistica. Nella comprensione della storia viene messa in evidenza la superiorità del pensiero dialettico sul razionalismo e sull’empirismo.

 

L. Goldmann, Scienze umane e filosofia

 

Il fondamento ontologico della storia è il rapporto dell’uomo con gli altri uomini, il fatto che l’“Io” individuale non esiste se non sullo sfondo della comunità. Nella conoscenza del passato noi ricerchiamo la medesima cosa che ricerchiamo nella conoscenza degli uomini contemporanei. Si tratta anzitutto, degli atteggiamenti fondamentali degli individui e dei gruppi umani nei confronti dei valori, della comunità e dell’universo. La conoscenza della storia presenta per noi una importanza pratica perché vi impariamo a conoscere uomini, i quali, in condizioni differenti, con mezzi differenti, e per lo piú inapplicabili alla nostra epoca, hanno lottato per valori e ideali che erano analoghi, identici o opposti a quelli nostri di oggi, e questo ci rende coscienti di appartenere a un tutto che ci trascende, che noi continuiamo nel presente e che gli uomini che verranno dopo di noi continueranno nel futuro. La coscienza storica non esiste se non per un atteggiamento che ha superato l’io individualista, ed essa è appunto uno dei principali mezzi capaci di operare questo superamento. Per il razionalismo il passato è solo un errore, la cui conoscenza è utile per mettere in luce il progresso della ragione; per l’empirismo è una massa di fatti reali che, in quanto tali, sono certi rispetto a un futuro congetturale; solo l’atteggiamento dialettico è capace di compiere la sintesi, comprendendo il passato come tappa e come strada necessaria e valida verso l’azione comune, nel presente, degli uomini di una stessa classe, per attuare nel futuro una comunità autentica e universale.

 

L. Goldmann, Scienze umane e filosofia, Feltrinelli, Milano, 19812, pagg. 16-17