GADAMER, IL PROBLEMA DELL'ARTE
Il problema dell’arte si potrà impostare adeguatamente non in base al concetto di coscienza estetica, ma solo entro questo più ampio quadro.[...]Finora abbiamo fatto solo un passo in questa direzione, in quanto abbiamo cercato di correggere l’interpretazione che dà di sé la coscienza estetica e abbiamo riproposto il problema della verità dell’arte, della quale è testimonianza l’esperienza estetica. Quel che ci preme è vedere l’esperienza dell’arte in modo da intenderla come esperienza. [...]L’esperienza dell’arte non deve venir falsata riducendola a un semplice momento della cultura estetica, in modo da neutralizzarla in ciò che autenticamente vuole essere. Come vedremo, in ciò è contenuta un’importante conseguenza ermeneutica, in quanto ogni incontro con il linguaggio dell’arte è un incontro con un evento non conchiuso ed è esso stesso parte di questo evento. È questo che si deve opporre alla coscienza estetica e alla sua neutralizzazione del problema della verità.
(Gadamer, Verità e metodo)