Il tipo di
conoscenza che gli storici ci forniscono è composta di tendenze e
generalizzazioni, il cui valore non può essere che di tipo probabilistico.
C. G.
Hempel, Explanation in Science and in History, trad. it. Spiegazione scientifica e spiegazione storica, in M. V. Predaval Magrini, Filosofia
analitica e conoscenza storica, La Nuova Italia, Firenze 1979, pagg.
179-180
È giunto ora il momento di chiedersi se le analisi precedenti possano chiarire i procedimenti esplicativi che vengono usati nell'indagine storiografica.
Nell'esame di questo problema considereremo alcune specifiche argomentazioni esplicative adottate da autori diversi. Dovrebbe esser risultato chiaro fin dall'inizio che qui non interessa valutare l'adeguatezza fattuale di queste spiegazioni, ma importa soltanto di mettere in luce le pretese che avanzano e le ipotesi che presuppongono.
Si osservi dunque in primo luogo che alcune spiegazioni storiche hanno sicuramente carattere nomologico: esse intendono dimostrare che il fenomeno explanandum è derivato da certe condizioni antecedenti e magari concomitanti e, trattando di queste ultime, si affidano piú o meno esplicitamente a generalizzazioni pertinenti. Tali generalizzazioni possono riguardare, per esempio, tendenze psicologiche o sociologiche ed essere benissimo concepite come generalizzazioni di carattere largamente probabilistico. [...]
Occorrerà evidentemente interpretare le generalizzazioni psicologiche, alle quali si fa esplicito riferimento, come se esprimessero non delle rigide regolarità ma delle marcate tendenze che potrebbero venir formulate per mezzo di asserzioni approssimativamente probabilistiche; perciò questa spiegazione è di forma probabilistica. Normalmente, però, le generalizzazioni su cui si fonda una spiegazione storiografica vengono in gran parte lasciate sottintese; e, in concreto, la maggior parte delle giustificazioni esplicative devono essere qualificate come spiegazioni parziali o come abbozzi di spiegazione.
[...]
Ogni spiegazione che giustifichi un fenomeno storico con riferimento a fattori economici o a principi generali del mutamento sociale o culturale è nomologica nella sostanza, anche se non lo è esplicitamente nella formulazione.
Novecento filosofico e scientifico, a cura di A. Negri, Marzorati, Milano, 1991,
vol. III, pag. 481