Hobbes, Guerra e diritto

 Lo stato di natura, cioè lo stato di guerra di tutti contro tutti, è una condizione pre-giuridica. Se non esiste legge che stabilisca le nozioni di giustizia e di diritto, non esistono neppure le nozioni di ingiustizia e di torto.

 

 Th. Hobbes, Leviatano, I, cap. XIII

 

Da questo stato di guerra di ogni uomo contro ogni altro uomo deriva anche come conseguenza che niente può essere considerato ingiusto. Le nozioni di diritto e di torto, di giustizia e di ingiustizia non hanno esistenza in uno stato del genere. Dove non c'è un potere comune non c'è legge; dove non c'è legge non c'è ingiustizia. La forza e l'inganno sono, in guerra, due virtú fondamentali. La giustizia e l'ingiustizia non sono facoltà né del corpo né della mente. Se lo fossero esse potrebbero trovarsi in un uomo che vivesse solo nel mondo, cosí come i sensi e le passioni. Esse sono qualità che si riferiscono agli uomini che vivono in società, non in uno stato di solitudine. Un'altra conseguenza dell'anzidetta condizione è che non esiste proprietà, né dominio, né c'è un mio distinto dal tuo; ogni cosa è di chi riesce ad appropriarsene e per tutto il tempo in cui riesce a mantenerla.

 

(Grande Antologia Filosofica, Marzorati, Milano, 1968, vol. XIII, pagg. 458-459)