Hume, Una gentle force unisce le idee e le cose

Hume è troppo scettico per poter accettare la legge di gravità come unica regola - insieme a una concezione meccanicistica - del moto dell'Universo; ma, al tempo stesso, è anche cosí attento all'esperienza che non può negare di vedere intorno a sé (e dentro di sé, ad esempio nel linguaggio) un ordine - quasi un'armonia - che non può essere del tutto attribuito al caso. Ecco allora che egli ipotizza, inferendola dall'esperienza, la presenza di una “dolce forza”. È una forza e pertanto è in grado di produrre spostamenti (associazione di cose o di idee), ma al tempo stesso è “dolce”, cioè svincolata dalla necessità, duttile, suscettibile essa stessa di spostamenti di obiettivi.

 

D. Hume, Trattato sulla natura umana, I, i, 4

 

Poiché tutte le idee semplici possono venire separate dall'immaginazione e ancora unite nella forma che piú le piace, niente sarebbe piú inesplicabile delle sue operazioni se non fosse guidata da un principio universale che la rende in una certa misura uniforme in ogni tempo e luogo. Se le idee fossero interamente slegate o sconnesse, solo il caso potrebbe congiungerle; ma non è possibile che le stesse idee semplici si raccolgano regolarmente in idee complesse (come accade di solito) senza un legame che le unisca, senza una proprietà associativa per cui un'idea ne introduca un'altra naturalmente. Questo principio di unione tra le idee non va considerato come una connessione indissolubile; questa è già stata esclusa dall'immaginazione, né si deve concludere che senza un tale principio lo spirito non possa congiungere due idee: ché non c'è niente di piú libero di quella facoltà. Noi dobbiamo semplicemente considerarlo come una dolce forza [gentle force] che comunemente si impone ed è la causa, fra l'altro, del fatto che le lingue si corrispondono tanto fra loro: la natura sembra che indichi a ognuno le idee semplici piú adatte a essere riunite in idee complesse [...]. Vi è qui una specie di attrazione, che ha nel mondo mentale, non meno che in quello fisico, una importanza straordinaria e si mostra in molte e svariate forme. Rilevanti sono ovunque i suoi effetti, ma quanto alle sue cause, esse sono per lo piú sconosciute e non si può che riguardarle come originarie della natura umana.

 

(D. Hume, Trattato sulla natura umana, in Il pensiero di David Hume, a cura di A. Santucci, Loescher, Torino, 1972, pagg. 56-57)