HABERMAS, STUDENTI E PARTECIPAZIONE POLITICA

La categoria della partecipazione politica è una categoria che appartiene specificamente alla società borghese, di cui condivide la fondamentale contraddizione. Nella società borghese gli uomini, pur credendo di seguire esclusivamente la determinazione della loro volontà, subiscono di fatto alle loro spalle la coazione delle condizioni obiettive cui si accompagna peraltro l'intuizione e la rivendicazione della possibilità di liberarsene. La partecipazione politica è stata esposta fin dall'inizio a questa contraddizione. Da una parte il cittadino è un prodotto delle circostanze e dall'altra vuole e può essere a sua volta il loro produttore. Oggi però questa contraddizione si sta manifestando in tutta la sua asprezza.

L'attuale situazione rende innanzitutto incerta la speranza di consapevoli scelte politiche da parte dell'elettorato, considerato nel suo insieme, e di un effettivo controllo delle istituzioni parlamentari da parte della popolazione adulta.

Proprio per questa ragione noi abbiamo rivolto la nostra indagine alla determinazione della coscienza politica degli studenti, i quali presentano il vantaggio di una certa franchezza. E' probabile che durante lo studio e cioè durante la preparazione alla carriera professionale i motivi del comportamento politico risultino più trasparenti e l'atteggiamento politico nel suo complesso più aperto e meno nascosto di quanto non accada durante l'esercizio professionale che è caratterizzato da un controllo sociale molto più forte e che richiede soprattutto spirito di adattamento e copertura delle opinioni e dei principi originari. Ma una ricerca sugli studenti presenta degli svantaggi perché riguarda una categoria di persone che può essere studiata solo con criteri di giudizio soggettivi e cioè indipendenti dagli interessi obiettivi, dalla posizione sociale e dai particolari strumenti istituzionali di cui dispongono invece i membri della élite funzionale. La partecipazione politica degli studenti può essere sensatamente rapportata solo alle obiettive possibilità di iniziativa oggi offerte a ogni normale cittadino.

Una conoscenza precisa delle reazioni immediate degli studenti, nei limiti in cui sono prevedibili, può fornire la base per un'attenta valutazione del gioco di forze politiche che si sta svolgendo nel paese. Durante l'ultimo decennio, gli studenti hanno avuto comunque una funzione di primo piano nei rivolgimenti verificatisi nei paesi in via di sviluppo (esempio tipico: l'Egitto), nelle sollevazioni esplose nell'area di influenza sovietica (esempio tipico: l'Ungheria), e infine, più recentemente, nel mutamento dei rapporti di forza in Corea, in Turchia e in Giappone.

(da "Studente e politica" in J. HABERMAS, Cultura e critica, Einaudi, Torino 1980, 46, 49)