Una teoria dell'etica del discorso [...] non è qualcosa che basti a se stessa; difende tesi universalistiche, cioè assai forti, per le quali pretende però uno status relativamente debole. Questa fondazione si svolge essenzialmente attraverso due passi. Anzitutto si introduce un principio di universalizzazione (U) come regola argomentativa per discorsi pratici; e in seguito si fonda tale regola partendo dal contenuto dei presupposti pragmatici dell'argomentazione in genere, in rapporto con l'esplicazione del senso delle rivendicazioni normative di validità. [...]
(Jürgen Habermas, Etica del discorso, trad. it. di E. Agazzi, Laterza, Roma – Bari, 1993, pp.123-124)