Lessing, La religione di Cristo

Lessing distingue tra la figura storica di Cristo e il cristianesimo. Egli dà per certo che Cristo sia stato un uomo e che abbia “riconosciuto e praticato una religione” che ogni uomo può condividere e praticare, ma afferma che è inaccettabile fare dell'uomo Cristo un oggetto di culto.

 

G. E. Lessing, Sulla religione di Cristo

 

1. Se Cristo sia stato piú che un uomo, è un problema. Che Cristo è stato un uomo autentico, se mai egli è esistito; che mai ha cessato di essere uomo: questo è appurato.

2. Di conseguenza la religione di Cristo e la religione cristiana sono due cose affatto differenti.

3. Quella, la religione di Cristo, è la religione che egli stesso come uomo ha riconosciuto e praticato; la religione che ogni uomo può avere in comune con lui, che ogni uomo tanto piú deve desiderare di avere in comune con lui, quanto piú sublime e degna d'amore è l'immagine che egli si fa di Cristo come semplice uomo.

4. Questa, la religione cristiana, è la religione che accetta come una verità che Cristo è stato piú che un uomo e rende lui stesso, come tale, oggetto della sua adorazione.

5. ” incomprensibile come queste due religioni, la religione di Cristo e quella cristiana, possano stare insieme in Cristo come in un'unica e medesima persona.

6. A stento si possono ritrovare le dottrine e i princípi di entrambe in un unico e medesimo libro. Almeno è evidente che quella, e cioè la religione di Cristo, è contenuta negli Evangelisti assai diversamente che non la religione cristiana.

7. La religione di Cristo è contenuta in essi con le parole piú chiare e comprensibili.

8. La religione cristiana, al contrario, in modo cosí incerto ed ambiguo che difficilmente esiste un solo passo su cui due uomini, da che mondo è mondo, abbiano avuto le stesse idee.

 

(Grande Antologia Filosofica, Marzorati, Milano 1968, vol. XV, pagg. 1572-1573)