Lukács, Elogio del materialismo dialettico

Dopo aver sottolineato il grande successo del marxismo-leninismo nel mondo, Lukács afferma che il materialismo dialettico favorisce un salto di qualità anche in campo scientifico.

 

G. Lukács, La distruzione della ragione

 

Intorno al 1848 ha fatto la sua comparsa l’avversario realmente decisivo della distruzione della ragione: il marxismo; a partire dal 1917 esso non solo si sviluppa fino a diventare la Weltanschauung dei popoli di un sesto della terra, ma si manifesta anche, sotto l’aspetto spirituale, a un grado piú alto, come marxismo-leninismo, come ulteriore elaborazione del marxismo nel periodo delle guerre mondiali e delle rivoluzioni mondiali. Il Manifesto comunista era già da molto tempo una delle opere piú lette e piú tradotte della letteratura mondiale. Dopo il 1917 – oltre alla maggiore diffusione degli scritti di Marx e di Engels – si sono aggiunte le opere di Lenin e di Stalin. Ma il periodo successivo al 1945 porta anche in ciò un cambiamento qualitativo. Vi sono pochi paesi dove le traduzioni e la diffusione di queste opere non siano aumentate in proporzione geometrica. Non intendiamo parlare della Cina, delle nuove repubbliche popolari, e neppure di paesi come la Francia e l’Italia, dove gli aderenti al comunismo rappresentano un terzo della popolazione; anche là dove la forza organizzata del comunismo è ancora relativamente esigua, si può riconoscere questo rapido aumento nella conoscenza del marxismo-leninismo, e l’influsso della concezione marxista va molto al di là di questi confini. Anche in tale questione dobbiamo considerare soltanto l’aspetto ideologico. Ma anche qui va osservato che in questi paesi non si tratta piú soltanto della traduzione e della diffusione dei classici del marxismo-leninismo, ma anche di un rapido sviluppo di una propria indagine marxista, dello studio scientifico del presente e della storia del proprio paese nello spirito del marxismo-leninismo, della lotta contro la reazione con le armi spirituali di esso.

Questo rapido incremento si compie molto oltre i limiti del partito. La forza di attrazione del marxismo-leninismo sui piú autorevoli intellettuali progressisti cresce sempre di piú. Sempre piú gli scienziati comprendono quale aiuto può loro offrire il materialismo dialettico, tanto piú che esso, nell’Unione Sovietica, proprio mediante la soluzione di problemi scientifici concreti, ha portato a un piú alto livello sia la scienza stessa che il suo proprio metodo. Sempre piú scrittori ed artisti constatano la stessa cosa per quanto riguarda la loro arte. Perciò le scoperte e i successi dell’Unione Sovietica provocano una cosí accanita difesa nella scienza e nella filosofia della reazione borghese. Perciò queste discussioni nel “mondo libero” acquistano sempre piú un carattere alla Kravcenko. Si parla molto meno dei problemi in se stessi che delle pretese persecuzioni a cui nell’Unione Sovietica sarebbero esposti gli scienziati non-conformisti, per contrastare cosí l’attrazione sempre piú irresistibile della scienza e dell’arte progressista.

 

G. Lukács, La distruzione della ragione, Einaudi, Torino, 1959, pagg. 855-856