Per Lukács
la concezione del mondo di Nietzsche č legata all’esperienza della Comune di
Parigi e dei grandi partiti socialisti di massa “perché ogni filosofia č
determinata dalla lotta di classe del suo tempo”.
G. Lukács, La distruzione della ragione
Con che diritto, in tali circostanze, possiamo affermare di Nietzsche che tutta la sua opera fu una polemica contro il marxismo e il socialismo, quando č evidente che egli non ha mai letto neppure una riga di Marx e di Engels? Noi crediamo tuttavia di poterlo affermare, e ciň perché ogni filosofia, nel suo contenuto e nel suo metodo, č determinata dalle lotte di classe del suo tempo.
[...]
Istintivamente i filosofi sanno che cosa devono difendere e dove si trova il loro nemico. Istintivamente sentono quali sono le tendenze “pericolose” del loro tempo e cercano di combatterle filosoficamente.
Nel capitolo precedente abbiamo mostrato questo tipo di difesa moderna e reazionaria contro il progresso della filosofia, contro il metodo dialettico, e abbiamo dedotto essenza e metodologia del moderno irrazionalismo da questo modo di reagire. Cosí, nelle osservazioni immediatamente precedenti, abbiamo cercato di esporre brevemente per quali ragioni sociali sia cambiata la figura dell’avversario e come questo cambiamento si manifesti in filosofia. Ora, se consideriamo il periodo in cui Nietzsche svolge la propria attivitŕ, risulta chiaro come la Comune, lo sviluppo dei partiti socialisti di massa, specialmente in Germania, come pure il modo e i risultati della lotta borghese contro di essi, abbiano fatto su di lui un’impressione profonda. Esamineremo piú tardi ampiamente i particolari e le loro prove nella vita e nell’opera di Nietzsche. Qui bisognava mostrare soltanto la possibilitŕ generale del fatto che anche per lui, come per gli altri filosofi di questo periodo, il socialismo come movimento e come concezione del mondo diventasse l’avversario principale, e come solo prendendo le mosse da questa svolta verificatasi sul fronte sociale, e dalle sue conseguenze filosofiche, sia possibile esporre la concezione del mondo di Nietzsche nei suoi nessi reali.
G. Lukács, La distruzione della ragione,
Einaudi, Torino, 1959, pagg. 312-313