[23] Principio e fondamento. L'uomo è creato per lodare, riverire e servire Dio nostro Signore e per salvare, mediante ciò, la propria anima; e le altre cose sulla faccia della terra sono create per l'uomo affinché lo aiutino al raggiungimento del fine per cui è stato creato. Da qui segue che l'uomo deve servirsene tanto quanto lo aiutino a conseguire il fine per cui è stato creato e deve liberarsene tanto quanto glie lo impediscano. Per questa ragione è necessario renderci indifferenti verso tutte le cose create (in tutto quello che è permesso alla libertà del nostro libero arbitrio e non le è proibito) in modo da non desiderare da parte nostra più la salute che la malattia, più la ricchezza che la povertà, più l'onore che il disonore, più la vita lunga che quella breve, e così per tutto il resto, desiderando e scegliendo solo ciò che più ci porta al fine per cui siamo stati creati.
[24] Esame particolare e quotidiano. Comprende tre tempi e due esami. Il primo tempo consiste nel fatto che la mattina, appena alzato, ci si debba proporre di guardarsi con impegno da quel determinato peccato o difetto che si vuole correggere ed emendare.
[25] Il secondo, dopo pranzo, consiste nel chiedere a Dio nostro Signore ciò che si vuole e cioè la grazia di ricordarci quante volte siamo caduti in quel determinato peccato o difetto e di correggerci per l'avvenire. Di seguito fare il primo esame chiedendo conto alla propria anima su quella cosa proposta e decisa, di cui ci vogliamo correggere ed emendare, passando in rassegna ora per ora o tempo per tempo, a cominciare dall'ora della levata fino all'ora e al momento del presente esame. Segnare poi nella prima linea g= tanti punti per quante volte siamo caduti in quel dato peccato o difetto, e dopo proporci di nuovo di correggerci fino all'altro esame.
[26] Il terzo tempo. Dopo cena si farà il secondo esame, sempre ora per ora, cominciando dal primo esame, fino al secondo attuale; segnare poi nella seconda linea della g= tanti punti per quante volte si è caduti in quel determinato peccato o difetto.
[27]
Seguono qui quattro addizioni per eliminare più rapidamente quel peccato o
difetto determinato.
1° addizione. La prima addizione è che, quando la persona cade in quel determinato peccato o difetto, ponga la mano sul petto dispiacendosi d'essere caduta; ciò si può fare anche in presenza di molti senza che se ne accorgano.
[28] 2° addizione. La seconda: dato che il primo rigo della g= indica il primo esame e il secondo rigo il secondo esame, vedere la sera se dal primo al secondo rigo, cioè dal primo al secondo esame, ci sia miglioramento.
[29] 3° addizione. La terza: si confronti il secondo giorno con il primo, cioè i due esami del giorno presente con i due esami del giorno precedente, e si veda se da un giorno all'altro ci si sia corretti.
[30] 4° addizione. La quarta: si confronti una settimana con l'altra e si veda se, rispetto alla settimana precedente, nella settimana presente ci si sia corretti.
[31] Nota. C'è da notare che la prima grande g= qui di seguito sta ad indicare la domenica; la seconda più piccola, il lunedì, la terza il martedì e così via:
g ====================================================
g ====================================================
g ====================================================
g ====================================================
g ====================================================
g ====================================================
g ====================================================
(Ignazio di Loyola, Esercizi spirituali)