Infine, se sempre ogni movimento è concatenato
e sempre il nuovo nasce dal precedente con ordine certo,
né i primi principi deviando producono qualche inizio
di movimento che rompa i decreti del fato,
sì che causa non segua causa da tempo infinito,
donde proviene ai viventi sulla terra questa libera volontà,
donde deriva, dico, questa volontà strappata ai fati,
per cui procediamo dove il piacere guida ognuno di noi
e parimenti deviamo i nostri movimenti, non in un tempo determinato,
né in un determinato punto dello spazio, ma quando la mente di per sé ci ha spinti?
Difatti senza dubbio in ognuno dà principio a tali azioni la sua propria
volontà, e di qui i movimenti si diramano per le membra.
(Lucrezio, De rerum natura, II, 251 e seguenti)