Secondo
Marx nella prima fase dello sviluppo economico dell’umanità si ebbero queste
caratteristiche: la proprietà comune del suolo (l’“appropriazione collettiva” e
lo “sfruttamento collettivo”) e la mancanza sia di classi che di lotta di
classe. (roaming=vagante)
K. Marx, Forme economiche precapitalistiche
Nella prima forma di questa proprietà fondiaria compare anzitutto, come primo presupposto, una comunità naturale. La famiglia e la famiglia allargata nella tribú, o con l’intermarriage tra famiglie, o combinazioni fra tribú. Poiché possiamo supporre che la pastorizia e in generale il nomadismo è la prima forma di esistenza, che la tribú non si stabilisce in una sede determinata, ma sfrutta i pascoli che trova – gli uomini non sono per natura sedentari (a meno che l’ambiente naturale non sia talmente fertile, che essi si assidano come le scimmie sugli alberi; altrimenti sono roaming come gli animali selvatici) – cosí la comunità tribale, la collettività naturale, appare non come risultato, ma come presupposto della appropriazione collettiva (temporanea) e dello sfruttamento collettivo del suolo. Quando finalmente fissano la propria dimora, la misura piú o meno grande in cui questa comunità originaria si modificherà, dipende sia da diverse condizioni esterne, climatiche, geografiche, fisiche, ecc., sia dalla loro particolare disposizione naturale – dal loro carattere tribale – ecc. La comunità tribale naturale, o se si vuole, la gregarietà, è il primo presupposto – la comunanza di sangue, lingua, costumi, ecc. – dell’appropriazione delle condizioni obiettive della loro vita, e della attività mediante la quale la vita si riproduce e si oggettiva (attività come pastori, cacciatori, agricoltori, ecc.). La terra è il grande laboratorio, l’arsenale, che dà e i mezzi di lavoro e il materiale di lavoro, cosí come la sede, la base della comunità. Essi hanno un rapporto ingenuo con essa in quanto proprietà della comunità e della comunità che produce e riproduce se stessa nel lavoro vivente.
K. Marx, Forme economiche precapitalistiche,
Editori Riuniti, Roma, 19773, pagg. 70-71