Per Marx
ormai la rivoluzione è vicina. Le sue attese sono rivolte soprattutto alla
Germania. I comunisti si propongono “l’abbattimento violento di tutto
l’ordinamento sociale sin qui esistito”. Le ultime parole del Manifesto
sono giustamente celebri e costituiscono un’esortazione ed un comando.
K. Marx-F. Engels, Manifesto del partito comunista
I comunisti rivolgono i loro sguardi soprattutto alla Germania, giacché questa nazione è alla vigilia di una rivoluzione borghese e giacché essa attua tale rivoluzione in condizioni di civiltà generale europea piú progredite e con un proletariato assai piú evoluto di quanto non lo fosse in Inghilterra nel diciassettesimo e in Francia nel diciottesimo secolo; per questo la rivoluzione borghese tedesca non può essere che l’immediato preludio d’una rivoluzione proletaria.
Insomma, i comunisti appoggiano ovunque ogni movimento rivoluzionario contro le attuali condizioni sociali e politiche.
In tutti questi movimenti essi pongono in evidenza, come problema di base del movimento, la questione della proprietà, quale che sia la forma, piú o meno sviluppata, che essa possa aver raggiunto.
I comunisti, infine, lavorano ovunque al collegamento e all’accordo tra i partiti democratici di tutti i paesi.
I comunisti ricusano di celare le loro opinioni e le loro intenzioni. Dichiarano apertamente che i loro scopi possono attuarsi solo tramite l’abbattimento violento di tutto l’ordinamento sociale sin qui esistito. Le classi dominanti tremino di fronte a una rivoluzione comunista. I proletari non hanno nulla da perdervi se non le loro catene. Hanno un mondo da guadagnare.
proletari di tutti i paesi unitevi!
Marx, Opere, Newton Compton, Roma,
1974, pag. 376