MARX, I SINTOMI DELLA FUTURA FILOSOFIA

Nel quinquennio 1830-1835, il giovanissimo Marx frequentò il liceo di Treviri, caratterizzato da un corpo docente moderatamente liberale. Degli anni liceali il poco che resta, qualche componimento dell'esame di licenza, riflette l'immagine di un adolescente pieno di idealismo e di entusiasmo, che sogna di sacrificarsi per il bene dell'umanità. Nella prova di tedesco, intitolata "Considerazioni di un giovane sulla scelta del proprio avvenire", il giovane Karl respinge decisamente l'ambizione come base per la scelta di una carriera e con un entusiasmo tutto giovanile sembra anticipare temi caratterizzanti della sua futura filosofia.

"La storia chiama grandi uomini quelli che, mentre operavano per la comunità, nobilitarono se stessi; l'esperienza esalta come il più felice quegli che rese felice il maggior numero di uomini; (...) Quando abbiamo scelto la condizione nella quale possiamo più efficacemente operare per l'umanità, allora gli oneri non possono più schiacciarci, perché essi sono soltanto un sacrificio pel bene di tutti, allora non gustiamo più una gioia povera, angusta ed egoistica, ché anzi la nostra felicità appartiene a milioni, le nostre imprese vivono pacifiche, ma eternamente operanti, e le nostre ceneri saranno bagnate dalle lacrime ardenti di uomini nobili".

[K. Marx, "Considerazioni di un giovane sulla scelta del proprio avvenire"]