È
assolutamente da respingere una "educazione del popolo per opera dello Stato."
Fissare con una legge generale i mezzi delle scuole popolari, la qualifica del
personale insegnante, i rami d'insegnamento, ecc., e, come accade negli Stati
Uniti, sorvegliare per mezzo di ispettori dello Stato l'adempimento di queste
prescrizioni legali, è qualcosa di affatto diverso dal nominare lo Stato
educatore del popolo! Piuttosto si debbono ugualmente escludere governo e Chiesa
da ogni influenza sulla scuola. Nel Reich tedesco-prussiano (e non si ricorra
alla vana scappatoia di dire che si parla di uno "Stato futuro"; abbiamo veduto
come stanno le cose a questo proposito) è lo Stato, al contrario, che ha bisogno
di un'assai rude educazione da parte del popolo. Ma l'intero programma,
nonostante tutta la fanfara democratica, è continuamente ammorbato dallo spirito
di fede servile nello Stato, proprio della sètta lassalliana, o, ciò che non è
meglio, dalla fede democratica nei miracoli, o è piuttosto un compromesso tra
queste due specie di fede nei miracoli, entrambe ugualmente lontane dal
socialismo.
(K. Marx, Critica del programma di Gotha)