MONTINARI, SU ECCE HOMO DI NIETZSCHE


 

L’ultima autobiografia, Ecce homo, è il culmine perfetto e definitivo di una serie di tentativi durata trentadue anni. Sono sterili le discussioni su ciò che Nietzsche avrebbe potuto fare se non fosse caduto in preda alla follia: nell’ottobre del 1888 Nietzsche ritenne di aver fatto tutto, di aver “finito”, e allora raccontò, per l’ultima volta, la sua vita. E io preferisco credergli, in tutti i sensi. L’opera di Nietzsche non è un torso: non solo egli ha lasciato la sua Trasvalutazione di tutti i valori (cioè L’Anticristo) compiuta, ma ha raccontato, meglio di qualsiasi biografo, >. Poi ha chiuso, semplicemente perché non aveva più nulla da dire.

 

(Mazzino Montinari, “nota introduttiva” a “La mia vita”)