MONTINARI, SULLA GENEALOGIA DELLA MORALE DI NIETZSCHE


Il radicalismo della Genealogia della morale nasce dal cervello di una persona che non considera la scienza come una esercitazione accademica, come qualcosa da portare in esposizione e da mettere a confronto – senza conseguenze – con le tesi di scienziati, studiosi e altri > (penso al nostro tempo di così > dibattiti). Quel radicalismo, al contrario, dovrebbe lasciarci per un bel po’ di tempo ammutoliti, per guardare nell’abisso di storia reale (alcuni aspetti caduchi delle dissertazioni di Nietzsche, come le sue etimologie, non hanno un vero peso) che in questo libro scientifico e di un razionalismo spietato di spalanca al termine del lavoro genealogico compiuto da Nietzsche. Non esiste ancora oggi una risposta autentica agli interrogativi posti nella Genealogia, alla sfida lanciata da Nietzsche alla morale secondo cui, a quanto pare, non possiamo fare a meno di vivere ancora oggi: siamo tutti occupati da altri problemi che sembrano lontani dall’atmosfera di razionalità, dall’aria pura e tagliente della Genealogia. Esiste, è vero, qualche sottoprodotto nietzscheano, qualche scimmia mascherata da leone e – anche! – il lieto nichilismo. In condizioni assai diverse e impreviste dall’autore (Nietzsche non fu un profeta), dobbiamo compiere il tentativo di superare il dilemma posto nella terza dissertazione: non volere o volere il nulla. I >, quelli che cercano Dio nell’Umanità o nel Progresso, e contro cui già il sarcasmo di Baudelaire aveva infierito, ammesso che ne esista qualcuno (ma pare di sì, visto che ogni tanto li sentiamo parlare in occasioni di solennità nazionali, internazionali, accademiche e via discorrendo) vengono ad ogni istante smentiti e trovano sempre meno credito (quando la ferina ferialità della politica prende il sopravvento). Insieme ai > essi servono le istituzioni esistenti, e non può essere diversamente. Nelle istituzioni esistenti, sostenute da immani forze di produzione e di distruzione, viene assimilata e mercificata ogni e qualsiasi protesta, persino quella dei Lumpen, ogni tentativo di lasciare la >. Se il metodo di Nietzsche può ancora aiutarci, allora l’unica forza che ci è rimasta per opporci al caos è quella della cultura, della ragione.

 

(Mazzino Montinari, nota introduttiva a Genealogia della morale, ed. Adelphi)