Per
Nietzsche il concetto cristiano di Dio è uno dei piú negativi della storia, uno
dei piú nichilisti. Come Voltaire, anch’egli afferma che il personaggio piú
stimabile dei Vangeli è Ponzio Pilato.
F. Nietzsche, L’Anticristo, 18 e 46
Il concetto cristiano di Dio – Dio come divinità dei malati, Dio come regno, Dio come spirito – è uno dei concetti piú corrotti di Dio mai raggiunti al mondo; addirittura esso rappresenta forse, nel processo di degradazione del tipo divino, l’indice del livello piú basso. Dio degenerato a contraddizione della vita, invece che esserne la trasfigurazione e l’eterno sí! In Dio la dichiarazione di ostilità alla vita, alla natura, alla volontà di vivere! Dio, la formula per ogni diffamazione dell’“al di qua”, per ogni menzogna dall’“al di là”! Il nulla divinizzato, la volontà del nulla santificata in Dio.
Devo aggiungere che in tutto il Nuovo Testamento emerge appena una sola figura a cui si debba rendere onore? Pilato il governatore romano. Prendere sul serio un affare tra Ebrei – è qualcosa di cui non riesce a rendersi conto. Un ebreo di piú o di meno – che importa?... La nobile ironia di un romano al cui cospetto vien fatto un abuso spudorato della parola “verità”, ha arricchito il Nuovo Testamento dell’unica parola che abbia valore – che è la critica, l’annientamento stesso di quello: “che cos’è la verità!”...
F. Nietzsche, L’Anticristo, Newton
Compton, Roma, 1977, pagg. 38 e 70