NEWTON, ALCUNE QUESTIONI DI OTTICA
Questione 1. I corpi non agiscono a distanza sulla luce e per effetto della loro azione non incurvano i raggi di essa; e questa azione non è (a parità delle altre cose) massimamente forte alla minima distanza?[...]
Questione 5. I corpi e la luce non agiscono mutuamente uno sull'altro; cioè a dire, i corpi sulla luce durante l'emissione, la riflessione, la rifrazione e l'inflessione di essa, e la luce sui corpi al fine di scaldarli e di immettere le parti di essi in un moto vibratorio in cui consiste il calore?[...]
Questione 21. Questo mezzo [l'etere, ndr], non è molto più raro dentro i corpi densi del sole, delle stelle, dei pianeti e delle comete che nel vuoto spazio celeste esistente tra essi? [...]
Questione 31. Le parti più piccole dei corpi non hanno certe potenze, virtù o forze per effetto delle quali agiscono a distanza, non solo sui raggi di luce per rifletterli, rifrangerli e fletterli, ma anche le une sulle altre, al fine di produrre una gran parte dei fenomeni della natura?
(Isaac Newton, Ottica o trattato sulle riflessioni)