In questa lettura Pascal usa la
ragione dialettica in antitesi con la ragione epistemica allo scopo di mettere
quest’ultima in difficoltà. La ragione scientifica, abituata a rapportarsi con
la natura e con l’astrazione formale, quando si avventura nel campo dell’umano
pretende di comportarsi nello stesso modo e d’imporsi. Da ciò deriva la
necessità della dialettica di tipo sofista che Pascal le contrappone. Come
Protagora affermava che “ad ogni lógos si può contrapporre un altro Lógos”, cosí
Pascal afferma la possibilità di un “rovesciamento continuo dal pro al contro”.
I “Pensieri” sono indicati secondo l’enumerazione data dall’edizione Serini e
dall’edizione Brunschwicg.
B. Pascal, Pensieri S. 339, B. 328
339. Ragione degli effetti. Rovesciamento continuo dal pro al contro.
Abbiamo, dunque, dimostrato che l’uomo è vano, perché fa
stima di cose per nulla essenziali; e tutte le sue opinioni sono state
demolite.
Abbiam poi dimostrato che tali opinioni sono sanissime e
che, avendo perciò tutte quelle vanità una valida ragion d’essere, il volgo è
meno vano di quanto si suol dire. E abbiamo distrutto cosí l’opinione che
distruggeva quella del volgo.
Ma adesso bisogna ripudiare anche quest’ultima affermazione
e dimostrare che è pur sempre vero che il volgo, pur avendo opinioni rette, è
vano, perché ignora dove sta la loro verità e, mettendola dove non è, ha sempre
opinioni falsissime e molto malsane.
B. Pascal, Pensieri, a cura di P. Serini, Einaudi,
Torino, 1967, pag. 146