Plotino
presenta una breve analisi delle caratteristiche di queste due ipostasi, secondo il loro ordine
gerarchico.
Enneadi, V, 9, 3
1 Dobbiamo però esaminare questa natura
dell’Intelligenza, che la nostra dottrina assicura essere l’essenza vera e
reale, non senza aver prima confermato, battendo un’altra strada, che una tale
essenza deve esistere necessariamente. È certamente ridicolo domandarsi se
esista realmente l’Intelligenza; forse, alcuni vorrebbero dubitare anche su
questo. Dobbiamo piuttosto cercare se essa sia tale quale noi la pensiamo, se
sia separata, se sia identica agli esseri e se in essa sussistano le idee. Di
questi problemi vogliamo ora trattare.
2 Noi vediamo che le cose che chiamiamo
esseri sono tutte composte e che nessuna di esse è semplice, sia quelle
prodotte dalle singole arti, sia quelle che sussistono per natura. Quelle
prodotte dall’arte sono fatte di bronzo, legno o pietra e non sono veramente
compiute se prima una singola arte non ne abbia foggiato o una statua, o un
letto, o una casa, infondendo la forma che le appartiene. Altrettanto si dica
delle cose prodotte da natura; quelle, fra esse, che sono complesse e sono
dette perciò combinazioni, si possono risolvere in una forma e negli elementi che
le costituiscono: un uomo, ad esempio, si può risolvere in anima e corpo, e il
corpo nei quattro elementi; ma se poi trovi che ciascun elemento consta di una
materia e di ciò che le dà forma (ché la materia degli elementi è di per sé
informe), dovrai cercare donde la forma venga alla materia.
3 Anche riguardo all’Anima tu cercherai se
essa sia un essere semplice, o se in essa qualcosa faccia da materia e qualcosa
da forma; e se l’Intelligenza, che è in essa, sia come la forma nel bronzo, o
come l’artista che produce la forma nel bronzo. Trasportando poi le stesse
considerazioni sull’universo, si potrà risalire anche qui a una Intelligenza e
porla come autentica creatrice e demiurgo e si dirà che il substrato, solo in
quanto ha ricevuto le forme, è diventato fuoco, e acqua, e aria, e terra, ma
che queste forme derivano da un altro, e che quest’altro è l’Anima; e che
l’Anima dona ai quattro elementi la forma del mondo. È l’Intelligenza però che
fornisce all’Anima le forme razionali, cosí come soltanto dall’arte deriva
all’anima dell’artista la forma per la sua creazione. Ma l’Intelligenza è, per
un verso, l’idea stessa dell’Anima, quella che corrisponde alla forma; per un
altro, è colei che, in quanto fornisce la forma, è simile al creatore della
statua, al quale appartiene tutto ciò che essa dona. Ciò che l’Intelligenza
dona all’Anima è assai vicino alla verità; ma ciò che il corpo riceve
dall’anima è ormai ombra e immagine.
(Plotino, Enneadi, Rusconi, Milano, 1992, pagg. 933-935)