PALAMAS, L'INSIPIENZA PROFANA
Chi pensa
di poter intendere con certezza a partire dalla sapienza profana la verità che
attraversa tutte le cose si nasconde a se stesso ed edifica l'edificio della
conoscenza sulla sabbia, anzi su onde ognuna delle quali è seguita da un'altra,
e così crede di vincere con dei giri di parole che per loro natura non possono
portare che ad altri giri di parole: perciò questo sapiente diventerà simile ad
un folle.
(Gregorio
Palamas, “Atto e luce divina, scritti filosofici e teologici”, Milano, Bompiani,
2003. Triadi 2, 1, 41)