LUIGI PAREYSON, L'ARTE
Nell'opera
d'arte le parti intrattengono un doppio genere di rapporti: di ciascuna con le
altre e di ciascuna col tutto. ... L'integrità dell'opera risulta dalla
connessione delle parti fra loro. Ma ciò accade perché ogni parte è istituita
come tale dal tutto, il quale ha, esso stesso, reclamato e disposto le parti da
cui risulta: ... l'armonia delle parti forma l'intero perché il tutto fonda la
loro unità. [...] L'interprete sa benissimo che quella sua interpretazione è,
precisamente, la sua, e la sua di quel momento, e che altri o lui stesso ne
hanno dato o ne daranno altre, diverse da quella; tant'è vero che lo spunto a
darla gli può esser venuto da altre interpretazioni, che gli sono parse buone ma
non abbastanza penetranti, e se gliene sopraggiunga una che gli paia migliore
della sua egli se ne servirà per migliorare la propria o persino per
sostituirla.
[L. Pareyson,
Estetica, passim]