Incontriamo in questa lettura una
delle piú famose frasi di Rousseau: “L’uomo è nato libero e dappertutto è in
catene”. Da questa constatazione deriva l’invito del filosofo alla ribellione e
alla rivolta per riconquistare la libertà politica perduta.
J.-J. Rousseau, Il contratto
sociale, I, 1
L’uomo è nato libero e
dappertutto è in catene. Persino chi si crede il padrone degli altri non è meno
schiavo di costoro. Come si è prodotto questo mutamento? Lo ignoro. Che cosa lo
può rendere legittimo? Credo di poter rispondere a questa domanda.
Se considerassi soltanto la
forza, e l’effetto che ne deriva, direi: fino a che un popolo è costretto ad
obbedire e obbedisce, fa bene; non appena può scuotere il giogo e lo scuote, fa
ancor meglio; poiché, riacquistando la propria libertà in base al medesimo
diritto in base al quale gli è stata tolta, o è legittimato a riprendersela
ovvero non si era legittimati a togliergliela. Ma l’ordine sociale è un diritto
sacro, che serve di fondamento a tutti gli altri. Tuttavia questo diritto non
viene dalla natura; esso è dunque fondato su convenzioni. Si tratta di sapere
quali siano queste convenzioni…
(Grande Antologia Filosofica,
Marzorati, Milano, 1968, vol. XV, pag. 877)