Gli scettici
criticavano le posizioni altrui e, cercando di non esporsi agli avversari,
evitavano qualsiasi definizione.
Diogene Laerzio, Vite dei filosofi, IX, 74
Gli Scettici erano continuamente
impegnati a capovolgere tutti i dogmi delle scuole né essi mai si espressero
dogmaticamente. Essi si limitavano a proporre e a riferire i dogmi degli altri
senza mai accedere a definizioni, anzi senza neppure affermare che essi non
facevano alcuna definizione. Sí che essi eliminavano anche il non definire e
quindi non affermavano: “Nulla noi definiamo”, perché altrimenti con ciò stesso
avrebbero dato una definizione. Essi dicono: “Noi proponiamo le teorie altrui
per indicare il nostro atteggiamento non precipitoso, ma cauto”, come se fosse
loro possibile indicare ciò con un semplice cenno della testa. Per mezzo della
sentenza: “Nulla noi definiamo”, viene indicata la condizione spirituale
dell’equilibrio. [...]
(Diogene Laerzio, Vite dei Filosofi, Laterza, Bari, 19872, vol. II,
pagg. 384-385)