Sorel, Il socialismo non è una scienza

In questa lettura Sorel afferma che il socialismo non è scienza, ma piuttosto “poesia sociale” e sottolinea l’utopia come aspetto fondamentale della vita degli uomini. L’opera di Croce a cui Sorel fa riferimento è Materialismo storico ed economia marxistica.

 

G. Sorel, Saggi di critica del marxismo

 

È necessario abbandonare ogni velleità di trasformare il socialismo in scienza; B. Croce ha scritto sopra tale questione delle pagine piene di buon senso. Io applaudo di cuore a questa sua massima: “Lasciamo ai chiacchieroni che predicano, non dico nelle piazze dove non sarebbero creduti, ma per le aule universitarie o per le sale dei congressi e delle conferenze il proclamare che la scienza (ossia la loro scienza) è la regina dominatrice della vita”.

Le filosofie di delucidazione non son della scienza, ma sono fatte per permettere l’azione incessante e infinitamente varia che corrisponde ai bisogni della vita. Esse non ci dicono se alcune determinate riforme siano destinate a raggiungere il loro scopo; ma servono ai lavori intesi alla realizzazione di tali riforme, permettendo di costruire quelle poesie sociali senza di cui ogni movimento popolare sarebbe impotente. Io dissi in uno studio sugli aspetti giuridici del socialismo: “Noi non viviamo nella realtà materiale e misurabile, come l’immaginano spesso i sapienti che sognano di fare della sociologia una scienza meccanica; il mondo presente sarebbe, in tal caso, il solo che fornirebbe le cause dei nostri movimenti. Ma da che l’uomo si eleva alquanto fuor della vita animale, il presente e la realtà meccanica diventano sempre meno importanti. L’uomo s’adatta ad una specie d’atmosfera ideale, si foggia un mondo a sé, e un avvenire nel quale egli si rifugia per sfuggire alle angosce del presente: ed è questa regione dell’avvenire immaginato il vero ambiente umano”.

 

G. Sorel, Saggi di critica del marxismo, La nuova sinistra Samonà e Savelli, Roma, 1970, pagg. 13-14