Il
testo della scomunica di Spinoza
“Con
il giudizio degli angeli e la sentenza dei santi, noi dichiariamo Baruch de
Spinoza scomunicato, esecrato, maledetto ed espulso, con l'assenso di tutta la
sacra comunità [...]. Sia maledetto di giorno e maledetto di notte; sia
maledetto quando si corica e maledetto quando si alza; maledetto nell'uscire e
maledetto nell'entrare. Possa il Signore mai piú perdonarlo; possano l'ira e la
collera del Signore ardere, d'ora innanzi, quest'uomo, far pesare su di lui
tutte le maledizioni scritte nel Libro della Legge, e cancellare il suo
nome dal cielo; possa il Signore separarlo, per la sua malvagità, da tutte le
tribú d'Israele, opprimerlo con tutte le maledizioni del cielo contenute nel Libro
della Legge [...]. Siete tutti ammoniti, che d'ora innanzi nessuno deve
parlare con lui a voce, né comunicare con lui per iscritto; che nessuno deve
prestargli servizio, né dormire sotto il suo stesso tetto, nessuno avvicinarsi
a lui oltre i quattro cubiti [circa due metri], e nessuno leggere alcunché
dettato da lui o scritto di suo pugno”.