SCHELLING, L'ARMONIA PRESTABILITA TRA PENSIERO E REALTA'

 

Non si può concepire come il mondo obiettivo possa accomodarsi, secondo le nostre rappresentazioni, e queste alla loro volta secondo il mondo obiettivo, se non si ammette che tra i due mondi, l'ideale e il reale esista un'armonia prestabilita. Quest'armonia prestabilita peraltro non è neanche essa concepibile, se non si ammette che l'attività per cui si produce il mondo obiettivo sia originariamente identica a quella che si manifesta nel volere, e viceversa. Ora è senza dubbio un'attività produttiva quella che si manifesta nel volere; ogni atto libero è produttivo, ma la sua produttività è accompagnata da coscienza. Posto dunque - le due attività debbono in principio essere una sola - che quella medesima attività, la quale nell'atto libero è produttiva con coscienza, nella produzione del mondo sia produttiva senza coscienza, l'armonia prestabilita diventerà reale, e la contraddizione sarà sciolta.

 

(Schelling, Sistema dell'idealismo trascendentale)