Friedrich Schlegel, LA NOZIONE DI ROMANTICO

 

Secondo il mio modo di vedere e la mia terminologia, romantico è precisamente ciò che presenta, in una forma fantastica (cioè determinata dalla fantasia), una materia sentimentale... Che cos'è, dunque, questo sentimentale? Ciò che ci parla là dove domina il sentimento: ma non un sentimento sensibile, bensí spirituale. La fonte e l'anima di tutti questi moti dell'animo è l'amore, e lo spirito dell'amore deve aleggiare dappertutto, invisibile visibile, nella poesia romantica... Esso è una essenza infinita, e il suo interesse non aderisce punto alle persone, alle contingenze e situazioni, alle inclinazioni individuali: per il vero poeta tutto ciò... non è che un accenno al piú alto infinito geroglifico dell'unico eterno amore e della sacra pienezza di vita della natura formatrice. Solo la fantasia può cogliere l'enigma di questo amore, e presentarlo come enigma; e questa enigmaticità è la fonte del fantastico nella forma di ogni rappresentazione poetica... Vi è ancora un aspetto, nel significato del sentimentale, che concerne precisamente ciò che ha di peculiare la tendenza della poesia romantica in contrapposto all'antica. In essa non si prende in alcuna considerazione la differenza tra apparenza e verità, tra gioco e serietà. In ciò sta la grande differenza. La poesia antica si appoggia costantemente alla mitologia, ed evita addirittura il genuino materiale storico... La poesia romantica, per contro, riposa interamente su un fondamento storico... Ho indicato un determinato carattere dell'opposizione tra l'antico e il romantico. Vi prego, però, di non presumere senz'altro che io intenda come del tutto equivalenti il romantico e il moderno... (perché)... il romantico non è tanto un genere, quanto un elemento della poesia, che può dominare ove piú ove meno, o passare in secondo piano, ma non può mai mancare del tutto.

 

(F. Schlegel, Dialogo sulla poesia: lettera sul romanzo)