Ancora un esempio della polemica
antiaristotelica. Aristotele ha concepito Dio come il “motore immobile” di un
Universo in cui tutto avviene per necessità, tutto è determinato. Ma ciò è
contraddetto dalla Sacra Scrittura e dall'esperienza.
B. Telesio, De rerum natura
iuxta propria principia, IV, cap. XXV
Aristotele, che, includendo anche
Dio nell'Universo, gli attribuisce solo il compito di muoverlo circolarmente, e
nessun altro compito come nessun'altra operazione, ci appare non solo da
deplorare ma pure da detestare. Egli con la sua dottrina fa Dio causa
efficiente delle cose che son generate dal moto del cielo e dal conseguente
calore, ma una causa efficiente accidentale; e in quanto il mondo mosso da lui
trascina seco tutti gli altri mondi e quello del Sole, rende Dio impotente a
cambiare il moto e come inadeguato alle forze della natura, incapace di tardare
o mutare la loro azione; pertanto tutto quel che avviene, avviene
necessariamente, secondo la sua dottrina, lo voglia o no Dio. Inoltre toglie a
Dio ogni provvidenza su tutte le cose umane. Infine afferma cose che non solo
il consenso perenne di tutti gli uomini, che, come è stato detto, non è lecito
giudicare che sia vano, ma gli animali, penso, tutti e le piante e le stesse
pietre debbano rigettare e avere in orrore, e che non solo la storia sacra, ma
anche quella profana e di tutti i popoli e anche le ragioni umane dichiarano
manifestamente false. Mai vi fu un popolo tanto feroce e barbaro che non
riconoscesse un Dio governatore del mondo e non pensasse e non percepisse che
gli eventi naturali possono mutare secondo le sue decisioni e di fatto talvolta
sono stati mutati, e che le azioni degli uomini possono venir dirette da Dio e
che i loro eventi sono in potere di Dio e che tutte le opere della natura e
tutti i fatti degli uomini dipendono dalla volontà di Dio; e conseguentemente
onorasse e venerasse Dio. La Storia sacra ci ricorda che il Sole fu fermato da
un imperio di Dio e che si oscurò senza che fosse nascosto dalla luna frapposta
o dalle nuvole, e che i morti furono risuscitati, e molti altri eventi simili a
questi o poco inferiori, che sono affatto impossibili con le forze della
natura, sono avvenuti per decisione di Dio, e ordinariamente percepiamo con i
nostri occhi che avvengono continuamente.
(Grande Antologia Filosofica,
Marzorati, Milano, 1964, vol. IX, pag. 2022)