Tocqueville, la rivoluzione francese, politica o religiosa

Alexis de Tocqueville ritiene che la Rivoluzione francese per certi aspetti sia stata una rivoluzione politica che si è manifestata come una rivoluzione religiosa e che per altri si sia trattato di una rivoluzione religiosa vera e propria.

 

A. de Tocqueville, L’antico regime e la rivoluzione

 

La Rivoluzione Francese è dunque una rivoluzione politica che ha operato con i modi, e in qualche cosa ha preso l’aspetto, di una rivoluzione religiosa. Guardate attraverso quali segni particolari e caratteristici giunge a rassomigliarvi completamente: non soltanto si diffonde lontano come quelle, ma, come esse, penetra con la predicazione e la propaganda. Una rivoluzione politica che ispira il proselitismo ed è predicata tanto ardentemente agli stranieri quanto appassionatamente è attuata in patria è davvero uno spettacolo nuovo. Fra tutte le cose sconosciute che la Rivoluzione Francese ha mostrato al mondo, questa è certamente la piú nuova. Ma non fermiamoci a ciò, tentiamo di penetrare piú addentro e scoprire se questa somiglianza negli effetti non sia prodotta da qualche nascosta somiglianza nelle cause.

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La Rivoluzione Francese ha operato, in rapporto a questo mondo, come le rivoluzioni religiose agiscono in vista dell’altro; ha considerato il cittadino in un modo astratto, fuori di ogni particolare società; cosí le religioni considerano l’uomo in generale, indipendentemente dal paese e dal tempo. Essa non ha cercato solo quale fosse il diritto particolare del cittadino francese, ma quali fossero i diritti e i doveri generali degli uomini in materia politica.

Risalendo sempre cosí a quanto v’è di meno particolare, e per cosí dire di piú naturale, in fatto di istituzioni sociali e di governo, essa ha potuto rendersi comprensibile a tutti e imitabile in cento luoghi alla volta.

E poiché sembrava tendere alla rigenerazione del genere umano, piú che alla riforma della Francia, ha acceso una passione che fino allora neppure le piú violente rivoluzioni politiche avevano potuto provocare. Ha ispirato il proselitismo e fatto nascere la propaganda; ha potuto prendere cosí quell’aria di rivoluzione religiosa che ha tanto spaventato i contemporanei; o piuttosto, è divenuta essa stessa una specie di religione nuova: religione imperfetta, è vero, senza Dio, senza culto e senza un’altra vita, ma che tuttavia, come l’islamismo, ha inondato la terra con i suoi soldati, i suoi apostoli, i suoi martiri.

 

A. de Tocqueville, L’antico regime e la rivoluzione, Bur, Milano, 1989, pagg. 49-51